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NEWSLETTER DICEMBRE 2023
EDITORIALE
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EDITORIALE
Cari amici,
siamo giunti in un
battibaleno alla fine del 2023, anno del decennale, e, come d’abitudine, vi
proponiamo il resoconto annuale delle attività della nostra associazione.
Nel 2023 siamo rimasti in
stretto contatto con il Burkina Faso, aiutati anche dalle due missioni di
monitoraggio che i nostri operatori hanno potuto realizzare in febbraio e alla
fine di ottobre. Ci siamo resi conto che se durante le missioni si mantiene un
basso profilo e si rispettano alcune regole di sicurezza che i burkinabè, che
ben conoscono la situazione nel Paese condividono con noi, i rischi sono
veramente ridotti al minimo. Certo, si è
penalizzati perché non si può viaggiare liberamente per il Paese e, soprattutto
le regioni del nord e nord est sono precluse, ma se si rimane entro i 30
chilometri dalla capitale, e i nostri progetti sono tutti entro l’area
autorizzata, la sicurezza è garantita e possiamo svolgere il nostro lavoro
senza problemi.
Nell’articolo che
condividiamo con voi, scritto da Roberto Valussi di Nigrizia è esposta in modo
chiaro la condizione securitaria del Paese dalla quale è poi facile evincere le
problematiche che vogliamo portare alla vostra attenzione.
Pur essendo molto
soddisfatti del nostro lavoro e dei risultati ottenuti dai nostri progetti, ci
troviamo quotidianamente a dover intervenire in situazioni limite che mai
avevamo dovuto affrontare in tutti questi anni di cooperazione in questo Paese.
Andremo
nel dettaglio quando parleremo di adozioni a distanza e vi chiediamo, proprio a
seguito di quanto leggerete, di aiutarci ad aumentarne il numero proponendo a
chi vi è vicino questo tipo di intervento che richiede un contributo annuale di
importo molto inferiore al valore di un caffè al giorno bevuto al bar. In una
situazione quale è quella di molte famiglie burkinabè possiamo senza esitazione
dire che l’adozione a distanza può salvare una vita. Vi lasciamo alla lettura
dei rapporti dettagliati sui progetti attivi di Kibarè, augurandoci di avervi
ancora al nostro fianco nei momenti difficili e impegnativi come avete fatto
fino ad oggi.
Ovunque
giriamo lo sguardo incontriamo immagini di guerra, morte e distruzione e non
siamo certo incentivati ad uscire dal nostro porto sicuro. Ma non possiamo
permettere che la paura e la sfiducia nel genere umano abbiano la meglio sulla
speranza e sulla volontà di ristabilire quell’equilibrio che il mondo sembra
perdere ma del quale ha enorme bisogno.Non arrendiamoci, cari amici, ciascuno di noi può fare la sua parte per
tenere vivi i valori che sono le armi più forti per combattere la deriva che
sembra travolgerci. Ciascuno a modo suo,
per quello che può e come può. Se resteremo uniti non potremo essere sconfitti.
Un
grazie di cuore a tutti e insistiamo augurando a voi e alle vostre famiglie
quella pace che trova l’apice con la festa di Natale ma che deve accompagnare
ogni nostra azione, sempre.
Olivia
Piro
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