Newsletter

NEWSLETTER APRILE 2024

EDITORIALE

SCARICA LA NEWSLETTER (CLICCA QUI)

EDITORIALE 

la missione dei nostri operatori in Burkina Faso nel mese di marzo 2024 ci permette di tenervi aggiornati in merito alla situazione politica del Paese e alle problematiche socioeconomiche che la popolazione burkinabè è costretta ad affrontare. Il Paese è sempre sotto scacco degli attentati terroristici che, periodicamente, colpiscono alcune regioni del nord e del nord est. È pressoché impossibile definire la matrice di questi attentati che mirano ad uccidere cristiani, musulmani, militari, civili indifferentemente. Alcuni esperti di politica del Paese sostengono che è in atto un’azione mirata all’occupazione di una fascia di territorio che, unita alle fasce limitrofe di Mali e Niger, possa dare origine ad un nuovo stato islamico indipendente. Sono solo ipotesi ma certo è che le zone colpite sono sempre le stesse e che le popolazioni che le abitano si stanno allontanando abbandonando tutto quello che possiedono per trasferirsi in zone più sicure dove, peraltro, gli autoctoni che vi risiedono non sempre sono disponibili all’accoglienza. Laddove c’è penuria di acqua e di cibo, è ovvio che bocche in più da sfamare costituiscono un serio problema. In questo panorama, nel quale è difficile intravvedere soluzioni a breve termine, lo Stato è costretto a dare priorità alla messa in sicurezza del Paese. Sono state acquistate armi affinché ciascun soldato burkinabè possa disporre di un fucile (tempo fa un fucile era a disposizione di cinque soldati). Sono stati acquistati droni e aerei ricognitori per individuare e stanare i covi di terroristi celati nelle aree colpite, e sono state messe in atto misure di sicurezza, soprattutto nella capitale sovraffollata dai rifugiati interni, per proteggere il Presidente ma anche per prevenire eventuali attentati. Il giorno antecedente alla partenza dei nostri operatori era stato diramato un’allerta che consigliava di non frequentare luoghi affollati in previsione di possibili momenti di difficoltà. Poi, di fatto, non è successo nulla ma è chiaro che la vita per la popolazione locale non può essere all’insegna della tranquillità. I burkinabè continuano a svolgere le loro attività con regolarità. Si fidano dell’attuale governo di transizione e condividono, almeno la maggioranza, le scelte operate dal Presidente, non ultima quella di uscire dal CDAO (Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale) e di impegnarsi (Burkina Faso, Niger e Mali) per la costituzione di una moneta indipendente diversa dall’attuale franco cefa che dipende in tutto e per tutto dalla Francia. Operazione che richiederà anni e non sarà di così facile realizzazione.

Permane, all’interno del Paese, un atteggiamento ostile nei confronti della Francia e dei Francesi, che si manifesta nelle non concessioni dei visti di ingresso per i francesi nel Paese, nel non rilascio di licenze per motivi di lavoro, nell’ostacolare le attività francesi già esistenti.

Le categorie maggiormente penalizzate da questa situazione sono quelle di cui Kibarè si occupa. Bambini, donne, giovani, famiglie portatrici di problematiche socioeconomiche rilevanti che si trovano in condizioni di forte disagio a causa della mancanza di cibo, lavoro, e, cure sanitarie. I nostri operatori hanno visto con i loro occhi le centinaia di giovani che si sono arruolati nell’esercito, sacrificando possibili carriere in altre professioni perché essere un militare è garanzia di un salario fisso mensile. E così possibili avvocati, architetti, commercialisti, rischiano la vita nelle zone calde del Burkina Faso in una guerra che non riesce a definire gli obiettivi del nemico e non permette di elaborare significative modalità di difesa.

In questa newsletter potrete leggere un articolo di Save the children relativo ai minori dei Paesi del Sahel dispersi a causa delle problematiche che Niger, Mali e Burkina Faso stanno affrontando.

Kibarè resta comunque ben presente in Burkina Faso. I suoi progetti, grazie ai finanziamenti che i sostenitori garantiscono annualmente all’associazione, sono regolarmente implementati e la valutazione del loro impatto sul territorio è decisamente positiva. A volte siamo costretti ad operare interventi di assistenza in deroga al mandato che l’associazione si è data al momento della costituzione, ma la flessibilità è d’obbligo in un contesto che può variare non solo da un giorno all’altro ma addirittura da un’ora con l’altra.

Per questo il vostro sostegno è fondamentale e ci incoraggia ad intraprendere le nostre azioni di cooperazione senza esitazioni e con fiducia in un cambiamento che contribuisca alla crescita e allo sviluppo del Paese.

Olivia Piro



Riempi il modulo qui sotto per iscriverti alla newsletter.

ISCRIZIONE ALLA NEWSLETTER



INFORMATIVA EX ART. 13 GRDP
I tuoi dati saranno trattati in base alle nome vigenti in materia di privacy. I tuoi dati non vengono ceduti a terze parti.
(Leggi informativa sulla privacy)

TOP