PROGETTO Bissongo

La cava di Pissy, è un luogo in cui lo sfruttamento viene chiamato “artigianato tradizionale”. Vi si utilizzano metodi di sfruttamento nella lavorazione artigianale di sostanze minerali tradizionali, senza equipaggiamenti adeguati e senza energia meccanica. Si estende, in piena città di Ouagadougou e misura 700 metri di lunghezza e 70 metri di larghezza. Questa cava esiste dal periodo coloniale e le tecniche utilizzate dalla popolazione che vi lavora non sono mai cambiate.
Nella cava artigianale di Pissy lavorano circa 3000 /4000 persone di varie età (bambini, giovani e adulti). Il lavoro consiste nel frantumare blocchi di granito di roccia.
A questo scopo gli uomini utilizzano un misto di mattoni e vecchi pneumatici che fanno bruciare per parecchi giorni in modo che il calore sprigionato consenta di tagliare il granito in lastre che vengono vendute per le costruzioni.
Altri blocchi vengono frantumati a mano per essere utilizzati come cemento nella costruzione.  Il lavoro di frantumazione è generalmente svolto dalle donne, i bambini e i vecchi perché questo lavoro è doloroso, ma è meno impegnativo fisicamente rispetto al tagliare i grossi blocchi di granito. Grazie a questa attività, numerose famiglie dei quartieri vicini e periferici riescono a coprire i loro bisogni.
La scuola Bissongo è  nata con l’obiettivo di accogliere gratuitamente i bambini di queste persone offrendo loro un luogo sicuro e pulito mentre i genitori lavorano, un pasto al giorno e insegnanti qualificati.    Il progetto prevedeva la costruzione di tre aule per la scuola materna, un magazzino e un ufficio per il direttore su un terreno donato all’Associazione Aejt, nostro partner locale, Durante la costruzione ci si è resi conto, però,  che con la dimensione del terreno, sarebbe stato possibile edificare un edificio a due piani che mettesse a disposizione anche altre tre aule per la scuola primaria.

All’inizio dell’anno scolastico 2022/23 la scuola materna è interamente completata mentre i lavori per la costruzione del primo piano riservato alla scuola primaria, sovrastante la scuola materna, si sono protratti oltre i tempi previsti perché lavorare durante la stagione delle piogge non è semplice. Quando i violenti temporali tipici della stagione estiva in Africa occidentale, si manifestano con aggressività riversando tonnellate di acqua sulla terra, qualunque lavoro di costruzione deve essere interrotto per aspettare che madre natura si sia sfogata.  Così, l’inizio delle scuole ai primi di ottobre ha costretto i nostri amici di Aejt a sospendere i lavori per riprenderli quando le scuole termineranno, ai primi di giugno.
Non sarebbe stato possibile accogliere i bambini e svolgere con loro le attività scolastiche mentre i muratori lavoravano al piano superiore.  Troppo pericoloso e disturbante. Gli oltre 100 bimbi della materna e i 19 bimbi della classe prima elementare sono comunque felici così.
La loro vita lontano da quell’ambiente malsano e pericoloso che è la cava di granito dove lavorano i loro genitori, ha assunto una qualità diversa. Cantano, giocano, imparano e stanno insieme.

Consumano il pasto giornaliero cucinato dalle mamme che non lavorano nella cava ed è sufficiente guardarli per rendersi conto di quale piccolo miracolo sia questa scuola che sembra non essere mai finita ma che sta già svolgendo un ruolo fondamentale nella tutela di alcuni diritti intoccabili dei bambini.


Per ulteriori informazioni:

indirizzo mail: info@kibareonlus.org

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